09.09.2016 NOTA SUL PARCHEGGIO GUIDARELLI.
Facciamo riferimento ad informazioni sul parcheggio Guidarelli apparse recentemente sulla stampa riguardo al suo presunto scarso utilizzo ed onerosità della tariffa applicata. Tali affermazioni seguono del resto ad altre varie sulla stessa linea susseguitesi dal momento dell’apertura del parcheggio.
Azimut (società mista pubblico-privata) di norma non interviene sulla stampa, ritenendo che il suo ruolo sia esclusivamente operativo - gestionale. Di prassi inserisce unicamente precisazioni sul proprio sito internet, fornendo nel caso specifico elementi di opportuno chiarimento.
Il parcheggio (n. 129 posti a pagamento) è stato aperto al pagamento il 20.07.2015.
Azimut si è impegnata nell’assumere direttamente l’investimento (si tratta a tutti gli effetti di un parcheggio a gestione “privata”) e ad eseguirlo in tempi ridotti (nonostante l’indubbia complessità anche per le soluzioni tecnologicamente innovative adottate), nella consapevolezza di dover mettere a pubblica disposizione un parcheggio di capienza similare a quello di Piazza Kennedy (posti n. 133), senza soluzione di continuità con la sua chiusura.
In un parcheggio a “consumo”(si paga solo la sosta “consumata”), Azimut ha applicato una tariffa (€. 1,20 ora) decisamente inferiore rispetto a quella a parcometro di piazza Kennedy (media 1,56 ora), pur ponendosi nei fatti come suo parcheggio “sostitutivo”.
Inoltre, considerando l’imminente chiusura per riqualificazione del vicino parcheggio ex Aci di Via Port’Aurea, Azimut stessa decise autonomamente di introdurre un pagamento forfettario di €. 5,00 (che consente la permanenza continua a tempo indeterminato per l’intera giornata).
L’utilizzo del parcheggio nel periodo di “normale regime” (9 mesi, da settembre 2015 a maggio 2016) registra percentuali di occupazione (31,28%, effettiva in quanto sosta “consumata”) del tutto simili (inferiore di 2,5 punti) a quella della media della tariffa 1 a parcometro (ex Piazza Kennedy-Largo Firenze, in periodi omogenei). Considerando l’effetto di avviamento del primo anno di attività e tenendo conto che la cantierizzazione di piazza Kennedy (con conseguente indisponibilità dell’area per pubblica attività) ha indubbiamente un’incidenza sulle abitudini di sosta dell’utenza, il risultato di un parcheggio deve ritenersi obbiettivamente positivo.
Nei mesi estivi, la percentuale di occupazione del parcheggio si riduce fisiologicamente, considerando il calo generalizzato della domanda di sosta che si registra in tutti i parcheggi cittadini, considerando inoltre la contingente ampia disponibilità di posti auto nelle aree vicine a tariffe comunali più basse (con ordinanza comunale n. 1312 del 01.09.2016 e con effetto dal 02.09.2016 sono state adeguate dal Comune di Ravenna le tariffe in alcune aree immediatamente limitrofe).
A parità di percentuale di utilizzo con la media delle zone tariffarie comunali 1 nel periodo settembre-maggio, si registra tuttavia per il parcheggio (e quindi per Azimut S.p.a.) un rilevante minore incasso (pari al 38 %) rispetto a quello registrato nelle aree ex piazza Kennedy-Largo Firenze (ultimi dati disponibili, precedenti alla chiusura della piazza)
Tale effetto è dovuto di fatto al convergere di due fattori:
a) la tariffa applicata nel parcheggio Guidarelli (€. 1,20 ora) è di €. 0,36 ora inferiore a quella media della tariffa 1 (€. 1,56 media);
b) il forfettario giornaliero da €. 5,00 (che ha un’incidenza significativa sugli incassi complessivi) rappresenta una sosta di poco più di 4 ore. I dati finora registrati evidenziano invece una permanenza media di oltre 7 ore e mezza. In tal caso quindi la tariffa risulta di fatto ridotta ad €. 0,65 ora.
Il pagamento avviene a “consumo”, con massima convenienza quindi per l’utente. Azimut incassa unicamente la tariffa per lo stazionamento del veicolo (l’utente paga prima di uscire), mentre in quella a parcometro - pagando l’utente a preventivo - una quota viene statisticamente pagata al Comune, ma non usufruita.
Si consideri inoltre che il parcheggio Guidarelli, a differenza di un’ area a parcometro su strada, ha comportato un notevole investimento per la struttura ad un piano e per la strumentazione tecnologica impiegata. I costi di gestione e manutenzione sono ben differenti rispetto alla gestione a parcometro. Come ulteriore diversità, Azimut inoltre paga al proprietario dell’area un canone per il suo uso.
Con l’obbiettivo di elevare per qualità e funzionalità il servizio offerto, abbiamo proceduto a continui miglioramenti e messe a punto, assumendo ulteriori costi. Recentemente abbiamo installato una seconda cassa automatica. Al fine di migliorare la sicurezza degli utenti, abbiamo realizzato un barriera protettiva davanti alle casse. A proposito di sicurezza, il parcheggio (costantemente illuminato nelle ore notturne) è videosorvegliato on line da remoto da n. 9 telecamere. Non si è mai registrata finora la presenza di abusivi.
Il livello di funzionalità e di affidabilità del sistema è oggettivamente positivo, come testimoniano i rari occasionali malfunzionamenti e la mancanza sostanziale di reclami da parte degli utilizzatori (certificati dal sistema qualità aziendale).
Vogliamo anche ricordare l’ampliamento dell’offerta all’utenza assicurata dal parcheggio Guidarelli: si può sostare 24 ore su 24 (le aree comunali a parcometro nelle zone 1 e 2 consentono invece una sosta massima limitata a 150 minuti), pagando solo quanto consumato (con danaro o carta di credito, senza commissioni), non rischiando sanzioni per tempo di sosta scaduto. Si può sostare in tutti i periodi gratuiti (le notti dalle 20.00 alle 08.00 e tutti i giorni festivi) in un parcheggio in funzione. sempre illuminato e videosorvegliato in remoto, ad esclusiva spesa di Azimut.
Soprattutto la possibilità di parcheggiare senza limitazioni, con facilità ed a condizioni favorevoli è comunque uno “strumento” concreto a favore del centro storico, favorendo la permanenza di cittadini e turisti.
Date tali - riteniamo - chiare premesse, ci sembra evidente che il parcheggio Guidarelli, non solo sia utilizzato dalla utenza incontrando quindi il favorevole riscontro della stessa, ma che le stesse tariffe applicate possano definirsi pacificamente convenienti per l’utenza, “popolari” in rapporto alle condizioni complessivamente offerte.
Per quanto sopra si evidenzia come un intervento utile per il servizio offerto, registri rispetto all’investimento finanziario sostenuto dalla società un ritorno ragionevole, ma contenuto: certamente non in linea con le aspettative di un generico operatore “privato”, ma sostenibili nella logica di una consolidata partnership pubblico-privato che deve necessariamente ispirarsi a criteri di economicità, coniugati con una forte vocazione di servizio.